Poesie

Negli anni, come tante persone, ho cercato e cerco di trascrivere le mie emozioni. Molte rimangono segni su carta, altre che ancora oggi sento attuali e in cui riconosco una propria forza. Devo anche ammettere che ancora oggi riesco a scrivere versi (e canzoni) che mi fanno sentire vivo. Prediligo “poesie” brevi forse ispirato dalla forza degli Haiku appartenenti alla cultura Zen che ho abbracciato tempo fa.

Dolore di figlio
E sale, sale l’acqua già al mento.
Mio dio, correre tra i ceppi e mai arrivare alla porta di casa,
e lo sguardo di mio padre il singhiozzo di mia madre, danzano nel vento.

Allora solo
Forse quando gli alberi diverranno pietra smetterò di amarti, allora solo.
Forse quando il sole diverrà luna dimenticherò il tuo sorriso, allora solo.
Solo quando camminerò verso dio smetterò di baciarti, allora solo.

Arcobaleno
Dopo il temporale vorrei prenderti per mano e portarti dove inizia l’arcobaleno.
Camminando sul verde della pace, sull’arancio delle emozioni ti condurrrei alla fine dell’arcobaleno avvolti nel blu dell’amore.

A Mitzi
Mi manca il silenzio dei tuoi passi,
la tua felina arroganza,
la dolcezza del tuo sguardo,
il calore del tuo esserci.

Albero spoglio
Dove posso posare il mio sguardo,
senza che superficie alcuna rifletta l’immagine triste di un’albero spoglio.

Sono ?
Ho visto uomini piangere, quando la loro squadra ha perso.
Ho visto uomini sorridere, quando hanno visto un vecchio cadere.
Ho visto un cane piangere, la morte della sua compagna.
Mio dio  a quale specie appartengo ?

Maledetta sia
Maledetta sia quella volta,
che mi innamorai di te senza amare i tuoi difetti.
Maledetta sia quella volta,
che amai il tuoi corpo senza amare i tuoi desideri.
Maledetta sia quella volta,
che ti lasciai per amare il tuo ricordo.

Muri
Stordito conto i miei passi e le risate stupide del giorno.
Dolorante dei miei ricordi,
cammino a testa china tra i portici del vecchio convento, tastando i muri,
che freddi ed umidi, ben s’accompagnano alla mia anima.

Ho Ballato
Ho ballato la danza della mia solitudine,
ho mosso le anche al tempo dei miei desideri
e ho taciuto alla gente i miei dolori.
Che corrano i tempi segnati dalla statua di gesso,
che ad ogni acquazzone,
si confonde con il fango della strada.
Ho ballato la danza della mia solitudine,
e sono scivolato all’ombra dei tuoi piedi.

 

La Luna (haiku)
Nella notte un soffio,
la luce della luna.
Profumo di mandorlo in fiore.

Arcobaleno (haiku)
Piove sullo stagno,
dove la libellula sogna.
Arcobaleno notturno!

Fiore (haiku)
Un fiore di ciliegio,
sull’acqua dello stagno.
Il vento sulla mia pelle.

Lacrima (haiku)
Il mio dito sulla tua guancia,
bagnata da una lacrima.
Petalo di rosa!